Ritardo di linguaggio: quando consultare uno specialista?
Lucia ha compiuto 2 anni lo scorso mese e ancora non ha detto la sua prima parola.
Stefano, 2 anni e mezzo, dice solo una decina di parole e fatica a comprendere quello che mamma e papà gli dicono.
Sara ha 3 anni e non riesce a formulare una frase completa, ma si fa capire con i gesti.
I genitori di questi bambini spesso si sentono dire “è presto per la logopedia, con l’asilo verrà stimolato e risolverà il problema”.
Naturalmente esiste una certa variabilità nei tempi di crescita e sviluppo: ogni situazione è da considerarsi nella sua globalità. Esistono, però, tappe piuttosto precise per l’apprendimento linguistico, che tutti i bambini devono raggiungere per parlare correttamente.
Ritardo di linguaggio, di fatto, non implica una diagnosi, ma rappresenta una condizione di difficoltà nell’apprendimento del linguaggio nelle sue varie componenti (pronuncia, vocabolario, strutturazione della frase, comprensione). Quando però il bambino mostra ancora difficoltà oltre i 3 anni, si può iniziare a parlare di disturbo di linguaggio.
In risposta alle sempre più precoci segnalazioni da parte di genitori ed educatori, si può affermare che non è mai troppo presto per consultare uno specialista.
Con un logopedista è possibile, infatti, monitorare la situazione nel tempo e iniziare un Parent Training: ai genitori vengono mostrate attività specifiche da riproporre a casa con il figlio, al fine di potenziare le abilità linguistiche e comunicative del bambino.
È possibile così ridurre il rischio di sviluppare un disturbo di linguaggio.