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CERTIFICAZIONE DSA: COS’È E CHI LA EROGA

Imparare a leggere, scrivere oppure a risolvere un calcolo non è sempre un percorso semplice. Talvolta si manifestano difficoltà nei primi mesi di scuola, che si risolvono nel tempo grazie all’aiuto di insegnanti e genitori. Quando però queste difficoltà rimangono nel tempo, potrebbe trattarsi di un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA: COSA SIGNIFICA?).

La Legge 170/2010 sottolinea la necessità per i bambini coinvolti di ricevere diagnosi rapide e affidabili tramite una Certificazione, che definisca anche percorsi di trattamento efficaci e personalizzati. Nella Certificazione vengono indicati inoltre eventuali strumenti compensativi e dispensativi, da applicare in ambito scolastico attraverso il PDP (Piano Didattico Personalizzato).

I professionisti che erogano Certificazioni di DSA sono esclusivamente:

  • I servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza pubblici (UONPIA)
  • I servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e servizi di riabilitazione dell’età evolutiva privati accreditati
  • Le équipe di professionisti autorizzati dalle ATS (Agenzia di Tutela della Salute) della Regione Lombardia a effettuare la prima certificazione diagnostica dei DSA, con spese a carico della famiglia

I professionisti autorizzati possiedono formazione teorica specialistica ed esperienza nella pratica clinica della valutazione e del trattamento dei DSA. Tali équipe sono obbligatoriamente composte da tre figure professionali (neuropsichiatra infantile, psicologo e logopedista), che valutano il caso secondo le proprie competenze, in modo integrato e coordinato.

Studio Colibrì, grazie alla collaborazione con medici specializzati in Neuropsichiatria Infantile, costituisce l’équipe n° 65 del territorio Rhodense Milano-Ovest della ATS della Regione Lombardia.

 

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DSA: cosa significa?

Durante i primi anni di scuola primaria, tanti bambini possono manifestare difficoltà scolastiche di diverso tipo, che possono causare uno scarso rendimento. Queste difficoltà potrebbero essere dovute a scarsa motivazione nei confronti della scuola, immaturità, deficit cognitivo, ambiente scolastico non adeguato, ambiente familiare svantaggiato a livello socio/economico, deficit sensoriale, difficoltà nell’automatizzazione degli apprendimenti. In tutti questi casi, per il bambino, e per i genitori, fare i compiti può diventare molto difficile e causare litigi e discussioni. Ma in quali situazioni è lecito ipotizzare la vera e propria presenza di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento?

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento, comunemente chiamati DSA, sono disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale ed interessando, quindi, le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici.

Per poter fare una diagnosi di DSA, è necessario inizialmente escludere la presenza di:

  • Deficit Cognitivo: i bambini con DSA sono intelligenti!
  • Deficit Sensoriali: i bambini con DSA non hanno difficoltà a livello visivo e uditivo!
  • Svantaggio Socio-Culturale: i bambini con DSA hanno avuto un adeguato livello di istruzione scolastica!

I DSA sono quattro:

  • Dislessia: Disturbo Specifico della lettura, intesa come abilità di decodifica del testo;
  • Disortografia: Disturbo Specifico della scrittura, intesa come abilità di codifica fono-grafica e competenza ortografica;
  • Disgrafia: Disturbo Specifico nella grafia, intesa come abilità grafo-motoria;
  • Discalculia: Disturbo Specifico delle abilità di numero e di calcolo, intese come capacità di comprendere le quantità numeriche e di operare con i numeri.

Alla base dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, vi sono disfunzioni neurobiologiche di tipo genetico, le quali vanno ad interferire con il tradizionale processo di apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo. A queste caratteristiche si vanno poi ad aggiungere specifici fattori ambientali, tra cui la scuola, l’ambiente familiare e il contesto sociale, i quali si intrecciano con quelli neurobiologici e contribuiscono a determinare il modo in cui il Disturbo può manifestarsi e il successivo vissuto emotivo della persona con DSA.

In Italia, la percentuale di bambini con diagnosi di DSA si attesta intorno al 3/5% della popolazione in età scolare.